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Paradossalmente sexy

SDC Cooper Beckett Life on the Swingset Swingset Swinger Relationships Rejection Mental Health
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Nessuno mi crede quando gli dico che sono timido.

Protestano. Evidenziano le cose che non ho paura di fare. A volte mi suggeriscono che sto fingendo di essere timido a guadagnare punti con persone timide. Le persone timide almeno ammirano le altre persone timide?

Queste cose a parte, sono timida - perché sono insicura, perché non mi sento a mio agio nella mia pelle, nel mio lavoro, nella mia vita, salvare queste sacche di fiducia che appaiono qua e là. In generale, non prendo molti rischi nel timore del possibile ritorno di fiamma che ne potrebbe derivare. Cioè, il rifiuto.

La cosa di cui abbiamo tutti paura

Perche' e' di questo che abbiamo tutti paura, vero? Io, il timido, nervoso, goffo, imbranato, unico nel suo genere. Abbiamo paura di vedere qualcosa che vogliamo e ci viene detto che non fa per noi. Che si tratti di qualcosa di un lavoro, un oggetto costoso, un club di calci in culo, una bella ragazza, diavolo, anche l'attenzione dei nostri genitori.

Al liceo, la domanda era: "Ti piacerebbe andare ad un appuntamento? Come scambista la domanda si trasforma in una variazione su "Sono attratto da te, sei attratta da me?"Come persona poliamorosa, la domanda è più complessa, ma si riduce ad una riduzione della data. Ho fatto il giro completo.

Ora mi sembra di avere la possibilita' di rimediare a cio' che una volta e' andato storto. Come un altro Beckett che conosco. Ho un appuntamento da ripetere. Mi è stato dato il legittimo accesso a "Se sapessi allora quello che so adesso".

Incontri mordi e fuggi

Finora, ho perso un sacco di opportunità perché il rifiuto fa schifo. Ma l'idea del rifiuto fa molto più schifo.

Guardando indietro ai miei anni di adolescenza, vedo che ho davvero impostato il tono di quella che sarebbe diventata la mia interazione con coloro da cui sono attratto. Vedrei qualcuno a cui sono interessato. Non vedevo l'ora di far conoscere il mio interesse. Sarei volentieri nella loro vita. Ascolterei le loro storie e i loro problemi. Io ci sarei per loro. Le rare occasioni in cui ho fatto conoscere il mio interesse sono state quando queste ragazze uscivano con altre persone.

Mi sono preparato al rifiuto che sapevo che stava per arrivare. Almeno allora, le mie aspettative sono state soddisfatte. Quando sai che la risposta è no, non c'è nessun rischio reale, vero?

Più spesso, mi dissuadevo dal fare qualsiasi mossa o commento. Potrei non ottenere l'interazione che voglio, ma almeno non un rifiuto, giusto?

Purtroppo, quando ho iniziato a scambiare, più di un decennio dopo la scuola superiore, ho continuato su questa strada. Vorrei far conoscere il mio interesse a coloro che non erano in grado di ricambiare (cioè, gente monogama) o non dire nulla alla stragrande maggioranza di coloro con cui vorrei parlare.

Mi nasconderei dietro il computer, messaggi istantanei invece di incontri, vagamente corteggiando per la persona (me) che vorrei incontrare. Alle feste, aspetterei che qualcuno mi presentasse e mi conducesse ad un'apertura. Il maggior successo che ho avuto alle feste per scambisti con persone che non sapevo già che di solito veniva dal seguire il mio partner in giro. Guida con la ragazza sexy. L'esperienza peggiore della mia vita da scambista è stata una festa in cui tutti erano interessati a lei (e le hanno chiesto di suonare - e lei lo ha fatto), ma nessuno me lo ha chiesto. Questo non è il mio dispiacere per me stesso, è riconoscere che non stavo rispettando la mia fine dell'affare.

Il rapporto rischio-ricompensazione è enorme. Si', e' rischioso mettersi in giro. Sì, il rifiuto è una possibilità. Ma la ricompensa che arriva sotto forma di un "sì, mi piacerebbe giocare" è piuttosto spettacolare.

"Allora, conosci Schrödinger?" Tu le chiedi.

"Stai solo cercando di mostrare la tua intelligenza?"

Schrödinger, sì. Difficile da spiegare ma c'è l'esercizio mentale del gatto di Schrödinger. Un gatto in una scatola non possiamo vederlo o sentirlo. Non abbiamo modo di sapere se il gatto è vivo o morto. In quel momento, è entrambe le cose e nessuna delle due. Il mio pensiero è che il gatto potrebbe anche essere morto in quella scatola, perché non ricevi segni di vita da essa.

Il rischio di far uscire i tuoi sentimenti è la stessa cosa. Per così tanto tempo, ho avuto così incredibilmente paura di un "no" che non avrei chiesto. Non chiedendo, ho creato il "no" che mi aspettavo. Non potevo uscire con (o baciare, o baciare, o scopare la ragazza in ogni caso.

Ed è per questo che l'esercizio è così importante. Pensiamo che sia una probabilità al 50%, sì/no. Ma ci sono davvero tre possibili conseguenze per l'enigma del gatto di Schrödinger.

  1. Apro la scatola, il gatto è vivo: Posso giocare con il gatto!
  2. Apro la scatola, il gatto è morto: non posso giocare con il gatto.
  3. Non apro la scatola: Indovinate un po'? Non posso giocare con il gatto!

Adattando questo a (grossolanamente) "raccogliere pulcini" ci dà tre possibili risultati:

  1. Lei dice "sì" e si passa alla fase successiva.
  2. Lei dice "no" e non si passa alla fase successiva.
  3. Non si chiede e non si arriva alla fase successiva.

Due di questi risultati sono gli stessi, ma la cosa folle è, noi il timido, noi l'insicuro, noi l'insicuro, scegliere il terzo tutto da soli.

Ci rifiutiamo temendo il rifiuto. Stiamo stampigliando "a vuoto" su quella domanda.

E sono fottutamente stufo.

E' ora di iniziare a chiedere. E' ora di iniziare a vedere se il gatto è vivo.


Questo articolo è un estratto dal mio libro, La mia vita sull'altalena: Avventure in Swinginging & Polyamory.

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